Non solo Chianti
Credits: jay_pac
Uno dei tanti piaceri di un viaggio in Toscana è la possibilità di scoprire le varietà uniche di vini prodotti in questa fantastica regione. Ci sono vitigni che vengono curati e coltivati nel terreno fertile della Toscana fin dai tempi antichi e, anche se il vino più conosciuto è senza dubbio il Chianti, questo è solo uno delle molteplici varietà che potrete scoprire e degustare.
Se non lo si fa per professione, diviene assai difficile descrivere la differenza di gusto tra un vino ed un altro ed è ancora più difficile stabilire quali siano i vitigni migliori della regione. Ci piace pensare che ogni top list sia valida perché nasce dai gusti soggettivi e dalla sensibilità di ogni wine lover… Quindi, godetevi questa top list che potremo definire una piccola guida introduttiva ai vitigni autoctoni della Toscana.
Credits: Chianti Village
1) La varietà del Prugnolo gentile (noto anche come Sangiovese Grosso) viene fatta risalire alla varietà Sangioveto, assai popolare sia a Montepulciano sia nella provincia di Siena. Il Prugnolo Gentile o Sangiovese Grosso o uva " Brunello" nasce quindi come vitigno tipico delle zone intorno a Montalcino e Montepulciano, ma viene oggi coltivata anche in altre zone della Toscana. Rispetto al Sangiovese Piccolo, il Sangiovese Grosso presenta acini più grandi, grappoli più fitti e bucce spesse.
Vino consigliato: Vino Nobile di Montepulciano DOCG
2) L’Aleatico è un vitigno rosso in gran parte utilizzato per la produzione di vini da dessert. Nonostante le sue origini, ancora oggi assai discusse dagli intenditori, lo collocano in Grecia, l’Aleatico è noto per essere il principale vitigno di Portoferraio nell’Isola d’Elba.
Vino consigliato: Elba Aleatico Passito DOCG
3) Di origine Etrusca, il Trebbiano Toscano prende il suo nome dai luoghi in cui è stato scoperto: l’antica Etruria nei pressi di Luni, zona di confine tra la Liguria e la Toscana o sulle sponde del fiume Trebbia nei Colli Piacentini. Questo vitigno rappresenta la varietà più coltivata non solo in Toscana, ma anche a livello nazionale (soprattutto in Toscana, Lazio e Umbria). Il Trebbiano viene utilizzato sia nelle miscele che producono i vini del Chianti Classico sia nella preparazione di vini bianchi leggeri e in una varietà di Vin Santo.
4) La Malvasia Bianca Lunga, vitigno che viene coltivato ormai da secoli, è tipico delle colline del Chianti. Nonostante abbia una lunga storia, viene usato meno rispetto al passato in quanto le uve bianche non possono superare il 10% nella produzione del Chianti Classico DOCG. La Malvasia Bianca Lunga è uno dei principali vitigni (insieme al Trebbiano) per la produzione del tradizionale vino Toscano da dessert, il Vin Santo.
Vino consigliato: Vin Santo Berardenga - Felsina
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5) Il Colorino è quella varietà di uva proveniente dai vitigni tipici elle aree intorno al Valdarno, Val d'Elsa e Val di Pesa. Il nome di quest'uva nasce dal suo colore intenso, dalla sua buccia spessa e dal suo succo assai ricco non solo di colore, ma anche di sapore. Per queste sue caratteristiche, il Colorino viene anche utilizzato principalmente per fondersi con altre varietà.
Vino consigliato: Colorino IGT Toscana
6) Ampiamente coltivata in Toscana, il Canaiolo è un’uva dalla buccia nera che, insieme al Sangiovese e al Colorino, viene usata per creare il classico vino Chianti. Il Canaiolo rappresenta inoltre una componente importante (ma secondaria) del Vino Nobile di Montepulciano.
Vino consigliato: Pietraviva Canaiolo Nero DOC
7) Il Ciliegiolo è un vitigno a bacca rossa che cresce principalmente nella Maremma, esattamente nella zona costiera della regione in provincia di Grosseto. Il nome deriva dalla parola “ciliegia” data la forma dell’acino, grande e rosso, e ai lievi sentori di ciliegia. Rispetto al passato la sua produzione è in diminuzione e viene principalmente impiegato per apportare una maggiore gradazione alcolica, morbidezza ed un fresco aroma di ciliegia.
Vino consigliato: Ciliegiolo Toscano Rosso DOC Camillo Principio
8 ) Il Sangiovese (o Sangiovese Piccolo) è uno dei più antichi vitigni italiani ed è certamente uno dei più diffusi in Toscana. Tutti gli esperti concordano sul fatto che questa varietà di uva nasca in Toscana e comprenda due distinte famiglie. Uno dei vitigni è infatti più dolce e viene usato per il famoso Brunello di Montalcino. La seconda famiglia presenta invece degli acini più piccoli, più forti e più ruvidi. È curioso ricordare come il nome “Sangiovese” derivi da " Sanguis Jovis ", che significa "sangue di Giove".
Vino consigliato: Brunello di Montalcino DOCG
Credits: Villa Armena Relais
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