Una Dimora per viaggiatori a Firenze
"Vorrei, voglio vedere il mondo da lontano e da vicino, senza perdermi i dettagli che accompagnano il viaggio tra i due opposti. Claudio Nardi"
Claudio Nardi è il nome che accompagna grandi progetti di architettura pubblica e privata, in Italia e all’estero. Avrete sicuramente sentito parlare del suo Museo di Arte Contemporanea, dell’Ex Fabbrica Schindler a Cracovia , della Vertex Tower e l'Office Building ad Amman e dei numerosi lavori svolti e tutt’ora in corso per la sua città.
Chi lavora nel mondo del turismo o ha avuto il piacere di alloggiare al Riva Lofts Florence, ha conosciuto Claudio Nardi sotto un ruolo differente, quello di proprietario e gestore di un’affascinate guest house a poco più di 2 km dal centro città.
È proprio in questo luogo che la sua duplice passione per l’architettura e il mondo dell’hospitality si incontrano.
Ecco una pagina dal diario dell’Architetto Claudio Nardi che racconta come è nato questo progetto, che potremmo definire “di vita” oltre che di architettura.
“Giornata grigia mi pare e un contesto piuttosto border line, accampamenti nomadi vicino, niente giardini, il tutto in uno stato di totale abbandono. Ma mi piaceva, mi ha colpito.
Stranamente non mi ero mai accorto di quel luogo, che pare tutta Firenze conoscesse, quando l'ho visitato con un amico, Mauro, che pensava di poterci fare un laboratorio per la sua produzione di gioielli. Mi ha affascinato.
Mauro poi ha visto più i problemi immediati che le possibilità e dunque, di li a poco, l’ho acquistato io ed è diventato, dopo tanti lavori di trasformazione, il mio studio e la mia casa a Firenze. Era il 1998.
Da allora e per 15 anni tutto è cambiato rapidamente e continuamente: gli edifici vicini restaurati, nuovi giardini pubblici collegati al Parco delle Cascine (che sta ancora cambiando e migliorando), pista ciclabile, un nuovo e vicinissimo Campo di Golf, il Nuovo Parco della Musica, tranvia, parcheggi, alleggerimento del traffico… un miracolo insomma.
Ho provato ad immaginare me stesso come viaggiatore, cosa avrei cercato? Un luogo che stimolasse curiosità ed emozione, ma anche una sottile sensazione di déjà-vu e di addomesticato benessere.
Le due vite che ho immaginato per quel luogo, la prima, studio di architettura e abitazione e la seconda, Riva Lofts, dimora per viaggiatori, hanno molto in comune: un approccio leggero, attento a tradizione e modernità, architettura e dettaglio, per farne un luogo sospeso tra la città storica e la campagna, tra visione contemporanea e pietre antiche.
Per nulla al mondo cambierei l'insieme dei dettagli, delle assonanze, dei contrasti, delle sovrapposizioni, non sarei disposto ora a tornare a quel luogo minimalista, solo minimalista che pure è stato all'inizio.
Se il Riva Lofts fosse una canzone sarebbe Sapore di mare, di Gino Paoli... anche se invece del mare qui a Firenze abbiamo il fiume, uno scorrere di sensazioni reali che diventano sensazioni dell'anima.
Mi piacerebbe poterlo paragonare alla letteratura che più amo, un romanzo ricco di personalità e complessità, ma al contempo aperto, che puoi leggere a più livelli, per gioco, per interesse, per curiosità e ognuno ci può trovare la sua storia.
Sia io sia mia figlia Alice vorremmo che il Riva Lofts non fosse definito solo un hotel di design, ma una dimora, appunto, dove si sommano e si stratificano stili, ricordi, sapori diversi. Un luogo che cresce e cambia, come le case".
Un ringraziamento speciale a Claudio e Alice Nardi che vi aspettano al Riva Lofts Florence.